Link – Coordinamento universitario sarà domani in piazza perché l’attacco al mondo dei saperi portato avanti da questo Governo si sviluppa sulle scuole come sull’università. Abbiamo per questo deciso di raccogliere l’appello a scendere in piazza da parte dell’ Unione degli Studenti, che promuovendo la manifestazione in tutt’Italia.
Viviamo l’università al tempo della crisi, svuotata delle sue funzioni, dove gli studenti rischiano di diventare dei fantasmi a causa dei tagli alle borse di studio come ai finanziamenti pubblici agli atenei; Atenei che sono luoghi sempre meno democratici, in mano a pochi baroni dove le istanze di studenti, precari e ricercatori vengono ascoltate sempre meno.
Proprio per dare una risposta a questa esigenza di partecipazione e di democrazia oggi LINK assieme al CoNPAss – Coordinamento Nazionale Professori Associati, al CPU – Coordinamento Precari Università e ai ricercatori universitari della Rete 29 Aprile, ha lanciato un appello aperto a tutto il mondo universitario per la realizzazione di lezioni sulla crisi e dei referendum studenteschi in tutti gli atenei italiani. Qui il link all’appello: “comprendere la crisi, pretendere democrazia”
A partire dal 10 fino al 14 ottobre, giorni precedenti alla manifestazione “United for Global Change” del 15 ottobre a Roma, proponiamo al mondo della conoscenza di andare a parlare della crisi non solo nelle università, ma anche nelle piazze.
Inoltre abbiamo intenzione di realizzare dentro i nostri atenei dei referendum autogestiti sugli statuti recentemente approvati come già è avvenuto a Bologna, Torino, Milano e Perugia per consentire a tutti coloro che vivono nelle università siano essi studenti, professori o ricercatori precari di esprimersi sulle riforme statutarie che negli ultimi mesi a causa della legge Gelmini si stanno realizzando all’interno degli atenei.
Crediamo che uno slancio positivo possa partire dalle scuole e dalle università per svegliare il paese, pensiamo che la risposta a questa crisi economica possa trovarsi solamente rifiutando i ricatti delle banche europee o delle agenzie di raiting internazionale e pretendendo democrazia, per tutti questi motivi saremo in piazza domani 7 ottobre, manifestazione studentesca lanciata dall’Unione degli Studenti e il 15 ottobre giornata di mobilitazione internazionale.
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