Oltre 150.000 studenti sono scesi in piazza oggi in oltre 70 città italiane: 15.000 a Roma, 20.000 a Napoli, 10.000 a Torino e Milano, 5.000 a Bari e Bologna e in tante altre piazze europee nella giornata studentesca internazionale per il diritto allo studio.
Nel giorno in cui il nuovo Governo chiedeva la fiducia e il nuovo premier Mario Monti faceva il suo discorso al Senato noi studenti delle scuole e delle università siamo scesi in piazza per manifestare la nostra opposizione a questo Governo e ai tagli a scuola e università messi in atto da quello precedente.
A Torino gli studenti hanno manifestato in corteo fino ad arrivare sotto la sede di confindustria, a Roma un lungo corteo è arrivato fin sotto al Senato per esplicitare la nostra opposizione a questo nuovo esecutivo mentre a Napoli gli studenti, violando i divieti e le zone rosse imposte dal prefetto, sono giunti fin sotto alla Regione Campania per chiedere un finanziamento adeguato sul diritto allo studio.
“Gli studenti che sono scesi oggi nelle piazze di questo paese – dichiara Claudio Riccio portavoce della Rete della Conoscenza – dimostrano come sia inalterata la volontà di conquistarci un futuro pretendendo di poter studiare in scuole e università pubbliche e di qualità, lotteremo duramente contro il nuovo Governo se metterà in campo il programma presentato oggi in Senato che mira a continuare l’iter di approvazione dei decreti attuativi della riforma Gelmini e colpire i lavoratori puntando quindi ad aumentare la precarietà”
Noi studenti di scuole e università continueremo a manifestare e a portare in piazza i nostri contenuti, quelli di un’altrariforma di scuola e università scritta dagli studenti e dalle studentesse nelle loro assemblee, a partire dalla prossima settimana in piazza a Roma il 26 novembre assieme al Forum dei movimenti per l’acqua.

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