Succede a Civitanova, dove una visura camerale sta creando un contenzioso tra il Comune e l’opposizione guidata dai Cinque Stelle. Argomento delle discussioni è il Civitanova Park, ovvero il progetto che avrebbe dovuto portare turisti (e quindi soldi) al Comune.

Secondo i Cinque Stelle, però, il denaro dalla casse comunali sarebbe solo uscito. I Cinque Stelle hanno scoperto scaricando la visura camerale online che l’azienda che si doveva occupare dell’organizzazione del progetto, da un lato chiedeva di ristrutturare il proprio debito in sede giudiziaria, mentre dall’altro pretendeva dal Comune di Civitanova di accollarsi una parte importante delle spese.

Più volte, denuncia il Movimento in una nota, l’opposizione aveva chiesto al sindaco di evitare di versare inutilmente somme di denaro con una visura camerale del genere, invece di applicare una fidejussione pensando che così almeno l’azienda si impegnasse a completare i lavori.

Oltre alla visura camerale online che i Cinque Stelle avrebbero presentato, quello che preoccupa adesso anche gli altri partiti all’opposizione nel Comune di Civitanova sono gli atti con cui l’azienda avrebbe avviato le procedure fallimentari secondo le normative vigenti.

Questo significa che il Civitanova Park potrebbe diventare una delle tante opere lasciate a metà in Italia, senza che il Comune possa utilizzare la struttura come era previsto e magari con il disagio di dover fare una seconda gara di appalto e un nuovo controllo sulla visura camerale di ogni candidato.

Altra questione sono i soldi spesi per la realizzazione del progetto incompiuto: la bella somma di 954.000 Euro, che il Comune ha pagato nell’ultima rata all’azienda ormai dichiarata fallita.

Il Comune rimanda al mittente le accuse, dicendo che la visura camerale non è un elemento sufficiente per verificare il fallimento dell’azienda e che, in ogni caso, il Civitanova Park sarà una realtà.

Una realtà ora slittata ad Aprile per l’inaugurazione. La visura camerale avrebbe dovuto preoccupare fin da subito e tante sono le iniziative che sembrano “a favore del privato” secondo l’opposizione, che adesso intende prendere tutti i provvedimenti legali per risolvere il problema e per impedire che un nuovo gettito arrivi nelle casse dell’azienda che si era impegnata a consegnare il lavoro per tempo.

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