La Finanziaria 2015 porterà delle riduzioni nel settore della sanità. Di seguito i cambiamenti che avverranno in Sardegna.
Controlli sulla spesa
Il comma 5 dell’articolo 21 introduce i controlli sulla spesa, affidati all’assessorato che dovrà riferire alla Giunta ogni tre mesi. Questa disposizione era già presente nel testo del 9 dicembre 2014, approvato dall’esecutivo del Presidente della Regione Francesco Pigliaru. La commissione consiliare, in seguito, ha confermato la proposta e ora l’Aula ha dato il via libera a procedere, supportata dai voti della maggioranza.
L’assessore alla Sanità, Luigi Arru, ha dichiarato che l’analisi di bilancio è stata avviata e che, in questo documento, sarà introdotto l’obbligo per le Asl di togliere ai lavoratori in soldi in eccesso che erano stati loro dati grazie alla contrattazione integrativa. Ciò è stato disposto dal comma 11 dell’articolo 21, nelle Asl in cui “nelle contrattazioni integrative non sono stati rispettati i parametri imposti a livello nazionale”.
Riduzione degli sprechi
Da un’analisi di bilancio è emerso che l’assistenza sanitaria in Sardegna vale 2,9 miliardi, circa la metà dell’intero resoconto regionale. Si tratta di un costo che è per intero a carico dei contribuenti sardi, secondo l’accordo stipulato nel 2006 fra Stato e Regione sulla Vertenza entrate. Eppure, nel corso degli anni le spese delle Asl e degli ospedali sono aumentate progressivamente, fino a superare i 100milioni nel 2013, quando venne approvata dall’allora governo di destra la legge “salva Asl”, creata per arginare il disavanzo, a seguito di un ammonimento della Corte dei Conti.
Altri provvedimenti
Non ci saranno solo riduzioni. Al comma 21 dello stesso articolo, si propone un sistema di spiagge intelligenti, per facilitare l’accesso alle persone con disabilità e la donazione di 30milioni alle nuove povertà (comma 14). Per quanto riguarda i ticket, gli inoccupati pagheranno tanto quanto i disoccupati e ci saranno esenzioni per tutti, secondo dei criteri che verranno fissati tramite una delibera dell’assessorato. La copertura garantita dalla Finanziaria è di 500mila euro, 140mila dei quali sono stanziati per l’inserimento lavorativo dei detenuti, grazie a un accordo tra Regione e Procura di Cagliari.
Proteste
I problemi si incontrano andando a vedere i commi dal 16 al 20, che prevederebbero degli stanziamenti a pioggia. Per fare qualche numero, 130mila euro andrebbero a una scuola materna del Sulcis, a Gonnesa, il cui sindaco, Pietro Cocco, è capogruppo PD. 100mila euro all’Auser di Iglesias (associazione del sindaco Spi-Cgil). 250mila euro alla casa di riposo Regina Margherita, anch’essa di Iglesias. 300mila euro all’ospizio di Sassari Divina provvidenza e, infine, 50mila euro alla Fondazione Polisolidale di Sanna. In più, mentre le Asl si vedono tagliati i fondi, è istituito l’Areu, una nuova azienda di pronto soccorso. Questo è il risultato della riforma Cocco (dal nome del capogruppo PD), con cui, fra l’altro, le Asl sono passate sotto il controllo del centrosinistra.
Progetti
La sfida sarebbe riuscire a garantire un buon servizio sanitario, anche dopo i tagli. Per quanto riguarda l’Areu, Arru ha dichiarato che, nonostante le speculazioni, un centro emergenze e urgenze è necessario, visti i prolungati tempi di attesa per l’intervento del 118.
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